Se parli di Daniel Wellington, non puoi non pensare subito a codici sconto, social network e influencer. Questo brand infatti è stato il primo a stanziare l’intero budget promozionale, su campagne di influencer marketing nel lontano 2014-2015.
Nonostante sia stata una delle prime campagne del genere a permettere la crescita esponenziale del social di Instagram, e dell’influenza di alcuni profili, tante cose sono cambiate. Sono passati soli 6 anni infatti e si continua a destinare del budget marketing nella figura degli influencer, ma i codici sconto non sono più così efficaci, entriamo nel dettaglio.
Chi è Daniel Wellington
Cominciamo a conoscere meglio il brand. Daniel Wellington è il nome di un signore inglese dallo stile impeccabile che ha ispirato a tal punto Filip Tysander, da nominare così la sua azienda di orologi.
Nel settore dell’orologeria la competizione è molto alta, ma il brand ha saputo differenziarsi bene.
La caratteristica principale degli orologi daniele Wellington è lo stile; compatto ed elegante. Elemento cardine inoltre sono i cinturini intercambiabili di stoffa chiamati NATO e in passato destinati ad uso militare perché molto resistenti.

Il brand con gli anni ha esteso la sua offerta; ad oggi infatti Daniel Wellington produce anche anelli e braccialetti.

La strategia di Daniel Wellington e i codici sconto
Tra il 2014 e il 2015 Daniel Wellington decide di investire l’intero budget in social media marketing e nel dettaglio, di lasciare che fossero profili social a parlare dei suoi orologi. Insomma, oggi si chiama influencer marketing e sempre più aziende si affidano a campagne di questo genere per coinvolgere il pubblico e stimolare gli acquisti.
L’obiettivo di Daniel Wellington era quello di definire una strategia brand awareness sui social media e, contemporaneamente, impostare un modello di affiliazione in grado di massimizzare le vendite.
In questo caso il codice sconto è servito infatti sia tracciare l’influenza che a garantire la massima partecipazione di chi presenta il prodotto. L’influencer scelta infatti, non solo sarà pagata per la creazione del contenuto sponsorizzato, ma riceverà un compenso per ogni vendita generata con il suo codice sconto. Questo modello di business si chiama affiliazione.

Nel primo anno di attività Daniel Wellington ha contato con questa strategia + 1.2 Milioni di follower e un increase del 214% sul fatturato.
Le metriche digitali usate per misurare la campagne sono stati principalmente gli hashtag geolocalizzati e i codici sconto univoci (cioè un codice differente per ogni influencer).
Anche se sono passati solo pochi anni, oggi la campagna con i codici sconto come quella di Daniel Wellington, non avrebbe questi risultati.
Ecco perché:
- troppi codici sconto. Accertato il valore di questo espediente sia come tracciamento che invito all’acquisto, negli ultimi anni se n’è fatto troppo uso e abuso, soprattutto in determinati settori merceologici come quello per esempio di tè depurativi/dimagranti (v. Fitvia).
- troppi contenuti sponsorizzati.
- comunicazione superata. Lo storytelling sui social network si è molto sviluppato e se prima ci accontentavamo di una foto di un prodotto e decidevamo di acquistarlo per lo sconto, adesso vogliamo sapere molto di più. Vogliamo essere coinvolti emotivamente.
Ad ogni modo, ci sta che in rete tu possa ancora trovare i codici sconto di Daniel Wellington.