Durante la quarantena, si è aperta la gara a chi ha fatto più dirette Instagram per sopperire alla social distancing e creare intrattenimento, ma sono di più i pro o i contro di tutto questa condivisione?
Non è stato soltanto Instagram ad essere stato preso d’assalto, per onor del vero, c’è stato anche un accanito utilizzo di Zoom o Google Hangouts per lanciare di webinar e corsi.
Il lockdown ci ha costretti a stare a casa e a ri-organizzare i propri tempi e spazi. Questo ha portato sicuramente ad un aumento delle ore passate sul divano con il cellulare in mano e ad un aumento dell’utilizzo di qualsiasi social network.
Google Trends notifica infatti un’impennata di ricerca di nuove piattaforme proprio dall’inizio dello quarantena.

Tutta questa ricerca e questo nuovo tempo da impiegare, ha significato per i content creator, o creatori di contenuti digitali, l’occasione di aumentare la propria copertura mediatica.
Se da una parte quindi la pandemia ha interrotto occasioni sociali e la possibilità di lavorare dal vivo, dall’altro ha creato e favorito nuove sinergie.
Ma ‘ndo vai se la diretta (Instagram) non la fai
La quantità dei bollini “in diretta” che si susseguono nella home di Instagram, delle volte è veramente spiazzante.
Ogni profilo social con un seguito, ha deciso di andare live, da soli o accompagnati, lanciando nuovi format o sponsorizzando consulenze e così via.
Aprendo i social da utente sia spettatore che creatore, io ho passato tre fasi distinte:
- l’ansia di dover seguire tutto e tutti. All’inizio della quarantena mi sembrava pazzesco poter assistere a tutte quelle live e poter iscrivermi finalmente ai webinar più attinenti ai miei interessi.
- dopo il primo periodo di “accattonaggio”, c’è stato il rifiuto. Ho comunicato a vedere come forzate tutte quelle presenze online a qualsiasi ora e a valutare anche i contenuti che stavano regalando. Il risparmio non è mai guadagno, quindi gratis non vuol dire per forza utile. Soprattutto perché comunque si investe del tempo e poi perché ad un webinar gratuito tendenzialmente segue il push per qualcosa di a pagamento.
- l’accettazione e l’idea. Dopo aver studiato “il mercato” ero pronta per capire come sfruttare i pro delle dirette Instagram cercando di evitare i contro.

A cosa servono le dirette Instagram
Parliamoci chiaro, il primo obiettivo di qualsiasi contenuto condiviso sui social network deve essere quello di creare valore.
Troppo spesso invece, si perde completamente d’occhio questo goal e si può scadere nell’auto-proclamazione.
I formati per fare delle dirette Instagram, si alternano tra:
- Q&A format, il content creator di turno risponde a domande ricevute sul momento della diretta oppure precedentemente tramite lo sticker “domande” delle stories.
- Formato doppio, il proprietario del profilo invita un altro utente per condividere schermo, chiacchiere e contenuti
- Diretta tradizionale, solitamente influencer o VIP vanno online per salutare ed essere visibili senza necessariamente dover avere un messaggio da condividere o un valore da arrecare
- Diretta Raccolta Fondi, attivo da pochissimo, modalità attraverso la quale è possibile fare donazioni in diretta sia che si vada online in combo che da soli
- Diretta training, solitamente effettuata in combo tra un insegnante sportivo che tiene la sua lezione, mentre l’influencer esegue.
- Diretta DJ, lanciata da Jo Squillo che mette i dischi in casa sua creando un atmosfera da discoteca e intrattenendo come se fossimo fuori a ballare.
In tutti questi formati è possibile disattivare i commenti.
I contro delle dirette Instagram
- se non hai un messaggio da condividere, vieni sgamato. Questo non va bene se fai parte di quella fetta di utenti che accresce il proprio profilo esclusivamente tramite BOT
- se vai online solo per vendere, non avrai seguito. Ricordiamo che sicuramente il nostro servizio a pagamento ha un valore, ma condividerlo in questo momento potrebbe risultare troppo aggressivo. Meglio avere una strategia di storytelling
- se hai connessione scarsa, desisti. Non c’è niente di peggio che aspettare una diretta e poi avere un’immagine bloccata oppure un audio orribile.
- la durata! Sfrutta tutti i 60 minuti solo sei sei un VIP altrimenti può essere davvero troppo lunga la tua live
I pro delle dirette Instagram
Ad ogni modo, soprattutto per chi lavora on-line, le dirette Instagram possono essere davvero utili perché
- aumentano la propria copertura, soprattutto se siamo ospiti di profili con un numero di followers superiori al nostro
- facilitano il messaggio che vogliamo condividere. L’essere live crea una confidenza maggiore e quindi una maggiore facilità nel comunicare.
- crea engagement; la maggior parte delle persone è portata a commentare una diretta!
- nuove sinergie!
- nuovi clienti, se hai saputo comunicare al meglio i tuoi valori senza fare un push aggressivo del tuo servizio
- scoprire nuovi modelli di business (questa è più una conseguenza dovuta all’analisi dei feedback dei commenti e delle interazioni)

Questo è un pezzetto della mia prima diretta con Barbara, durante la quale ho parlato di Fashion Therapy e di Cosa indosseremo dopo il Coronavirus.
Prima di andare live ci siamo accordate sull’argomento, su che tipo di messaggio di valore condividere e, soprattutto, sulla durata cha abbiamo preferito impostare a 30 minuti invece che 60.
Dopo quella diretta ho ricevuto 5 richieste di collaborazione e ho avuto un’idea su come sviluppare il mio piano editoriale legato alla relazione tra moda e comportamento e alla comunicazione personale.
Se vuoi seguirmi su Instagram, clicca qua!