La psicologia della moda è la scienza che regola il concetto di abbigliamento e l’azione del vestirsi e acconciarsi.
Partiamo dall’esteso significato che ha la parola “abbigliamento” e proviamo a capire cosa siano esattamente i vestiti e gli accessori, soprattutto, a cosa servano.
Provando a schematizzare, diciamo che gli abiti possono servire ad avere:
- copertura e protezione. Servono ad esempio a coprirci dal freddo o a scoprirci per farci sopportare meglio le alte temperature. La pelliccia d’inverno ci protegge e ci permette di sopportare la stagione esattamente come fa il bikini in estate in spiaggia. La caratteristica di copertura e protezione dei vestiti non fa distinzione di brand, forme o dettagli: un impermeabile protegge dalla pioggia a prescindere dalla marca o da quanti dettagli rivela.
- funzionalità e materiali tecnici: per sostenere una determinata azione o situazione. Dei leggins per fare jogging sono infatti funzionali all’attività fisica così come lo sono i dopo-sci in montagna. A volte si possono identificare in specifici brand, soprattutto gli abiti tecnici. Le Capezio ad esempio, oltre ad essere uno specifico tipo di scarpa per ballare, è anche un marchio.
- rappresentazione e identità: rivelano uno status o un’appartenenza. Bermuda beige, camicia celeste e foulard al collo sono la divisa degli scout, una borsa Chanel per le donne o un orologio Rolex per gli uomini rappresentano il lusso e l’esclusività.
- bellezza e attraenza: a volte i vestiti e gli accessori in sé sono proprio belli. Possono far parte della moda cosiddetta concettuale e avvicinarsi molto alle fattezze di un’opera d’arte. Esistono poi dei modelli di abiti creati per attrarre grazie a giochi di vedo non vedo, scollature, spacchi e aderenze.
- un effetto sia su chi li indossa sia su chi li guarda indossati. La possibilità di essere influenzati nei comportamenti e nei pensieri da ciò che indossiamo o da ciò che vediamo indossato da altri, è concreta. Proviamo a dare una spiegazione.

Gli effetti dell’abbigliamento secondo la psicologia della moda
Nella pagina Fashion Therapy ho già parlato dell’esperimento del 1963 che ha dimostrato come la moda possa migliorare l’umore.
Qua invece vorrei approfondire la relazione tra abbigliamento e:
- identità
- stati d’animo.
- comportamento
Queste relazioni valgono sia su chi indossa un determinato capo, sia su chi osserva.
Abbigliamento e identità
È noto che determinati stimoli, possano influenzare un comportamento. Prendo in prestito degli esempi dal marketing e dalle pratiche di branding. Pensiamo banalmente a come funzionano i prodotti in offerta: volantini con colori sgargianti e in bella vista ci stimolano a compiere l’acquisto. Oppure, tornando al mondo dell’abbigliamento, vedere un uomo in uniforme, suggerisce l’idea di essere vicini ad una forza dell’ordine e porta ad avere un atteggiamento più rispettoso delle regole.
Secondo la psicologia della moda, l’abbigliamento funziona come attivatore e stimolatore di una serie di pensieri relativi al concetto di identità.

Nel 2002 due psicologi hanno dimostrato che la percezione di se stessi è determinata o quanto meno influenzata, da ciò che si indossa. L’esperimento di Hannover e Kuhnen prevedeva di vestire in modi diversi due gruppi di studenti (uno con abiti formali e l’altro con abiti casual) e di far scegliere loro da una lista di aggettivi proposti, quelli che più rappresentativi per la loro personalità.
Il risultato è stato che chi ha indossato abiti formali, ha scelto di descriversi con gli aggettivi “pulito, sobrio, curato e strategico”. Mentre chi aveva ricevuto abiti casual si è descritto come “alla mano, goffo, disinvolto”.
Le caratteristiche di un determinato abbigliamento richiamano ed esaltano quei tratti di personalità coerenti con esse.
Vestiti, colori e stati d’animo
In gergo viene chiamato effetto di coping ed è la modalità secondo cui l’abbigliamento può esprimere emozioni positive o gestire quelle negative.
Il tutto avviene scegliendo determinati indumenti e sfruttando il potere dei colori.
Sappiamo che l’armocromia è la scienza che identifica ogni persona come appartenente ad una stagione e ad una determinata palette di “colori amici“. In realtà oltre al potere di illuminare un tipo di incarnato e risaltare più o meno la bellezza di una persona, scegliere di indossare una nuance piuttosto che un’altra, suggerisce (e interferisce) con gli stati d’animo. Nell’articolo La Moda Migliora l’umore ho raccontato una mia esperienza personale in merito.

Il colore rosso ad esempio, richiama quello del sangue, della vita, dell’amore. Provoca un’associazione emotiva molto passionale e innalza la pressione sanguigna. Di conseguenza può essere usato con la funzione di coping per le situazioni in cui si ha bisogno di un po’ di grinta. Al contrario, si può evitare di indossarlo se ci sentiamo persone agitate e ansiose.
Abbigliamento e comportamento
Anche in questo caso la psicologia della moda ha coniato un termine specifico che è enclothed cognition.
Questo significa che l’abbigliamento influisce sui processi cognitivi e comportamentali.
Per quanto riguarda il comportamento ad esempio, è facilemnte dimostrabile come una donna che indossi tacchi e un abito elegante possa sentire di avere un atteggiamento più seducente rispetto a quando indossa delle sneakers e una tuta.
Per quanto riguarda l’influenza sui processi cognitivi, è molto interessante accennare all’esperimento di Haio e Galinsky del 2012. Preso un camice bianco e due gruppi di persone si è specificato ad uno che fosse un camice da medico e all’altro che fosse un camice da imbianchino. I risultati del test hanno dimostrato come il grado di attenzione e precisione fosse molto più sviluppato per chi ha pensato di essere medico.
Questa materia mi affascina e mi spinge ad andare sempre più oltre il concetto sterile di tendenze moda e fashion victim. Per questo motivo, nel mio blog di psicologia della moda e Fashion Therapy troverai news, esperienze ed approfondimenti.
26 COMMENTS
M.Claudia
9 mesi agoNon sapevo da quanto la scelta che facciamo nell’abbigliamento ci influenzi e influenzi anche l’opinone che gli altri si fanno di noi. Un articolo molto interessante.
Fiorella
9 mesi ago AUTHORGrazie!
Katrin Poe Mg
9 mesi agoUn interessante punto di vista su come difatti, siamo ciò che mangiamo e come ci vestiamo spesso ci identifica sono numerosi gli studi in merito, e mi fa piacere leggere come hai affrontato questo tema, un articolo molto piacevole.
Fiorella
9 mesi ago AUTHORGrazie mille!
fra
9 mesi agomolto interessante il tuo articolo e utili i tuoi spunti
li trovo davvero chiari e pertinenti
Fiorella
9 mesi ago AUTHORgrazie mille!
Mara m
9 mesi agosi sicuramente la moda, le linee e soprattutto i colori insieme al senso di soddisfazione che si prova nell’acquistare ed indossare un capo nuovo che ci piace influenzano positivamente sul nostro umore
Fiorella
9 mesi ago AUTHORsi!
Mara m a
9 mesi agosi sicuramente la moda, le linee e soprattutto i colori insieme al senso di soddisfazione che si prova nell’acquistare ed indossare un capo nuovo che ci piace influenzano positivamente sul nostro umore
Amalia
9 mesi agoArticolo molto interessante, non sapevo che il nostro modo di scegliere il nostro abbigliamento influenzasse l’opinione degli altri.
Sapevo che la moda era un modo di comunicare, un modo di dire qualcosa senza parlare. Ma non che potesse influenzare le idee degli altri
Fiorella
9 mesi ago AUTHORGrazie Amalia!
Isabella
9 mesi agoNon sapevo che i colori che scegliamo per l’abbigliamento condizionano il nostro umore, un articolo veramente interessante.
Fiorella
9 mesi ago AUTHORGrazie Isabella! Assolutamente sì, sto preparando anche un articolo dedicato soltanto al rapporto tra colori ed emozioni!
mary pacileo
9 mesi agogli outfit che decidiamo di indossare parlano per noi, un articolo molto interessante
Fiorella
9 mesi ago AUTHORGrazie mary!
Sara - Il pesciolino d'argento
9 mesi agoI vestiti sono sempre più che semplici indumenti: interessante notare come non abbiano un certo effetto sugli altri, ma anche su noi stessi.
Fiorella
9 mesi ago AUTHORsi esatto, mi affascina proprio questo aspetto!
Erika Scheggia
9 mesi agoNon immaginavo ci fosse una psicologia della moda, anche se sapevo che l’abbigliamento ha delle influenze sia su di noi sia sugli altri. Però non credo che questi studi possano essere associati a tutta la popolazione o comunque non a campione, perché ogni singolo soggetto è differente dall’altro. Prendo ad esempio me, in questo caso. Io sono una gran chiacchierona, mi piace camminare, comunicare con la gente, sono molto espansiva. Le pochissime volte in cui hanno costretta ad indossare un vestito con un po’ di tacco, mi sono sentita simile ad un pinguino, non ho parlato con nessuno e sono stata tutto il giorno seduta in un angolo senza quasi mai muovermi. Mentre mi sento molto a mio agio e sono perfettamente nel mio abbigliamento quando indosso una tuta o un jeans, con una scarpa da ginnastica. Idem per i colori. Per me il nero è il colore della sensualità, se indossato bene, mentre il rosso è il colore di chi vuole farsi notare a tutti i costi, scelta che io non uso quasi mai (ho solo una felpa rossa). Mi piacciono le donne, ma mi piacciono vestite “alla scappata di casa” come lo chiamo io: jeans, scarpe da ginnastica, una tshirt, struccata e magari anche spettinata. Così una donna, per me, è al massimo del suo splendore. La donna vestita in modo elegante, con tacchi, vestito e trucco, per me non è quasi mai bella. De gustibus direi.
Fiorella
9 mesi ago AUTHORDiciamo che possono esserci delle regole generali che possono valere ovviamente per popolazione che derivano dalla stessa cultura. Ad esempio i colori hanno un significato diverso tra oriente e occidente. Poi ovviamente il carattere di una persona e la specifica esigenza contraddistingue la soluzione! Evviva i de gustibus!
sheila
9 mesi agomolto interessante la psicologia della moda non ci avevo mai riflettutto
Fiorella
9 mesi ago AUTHORGrazie!
Serena, FaccioComeMiPare.com
9 mesi agoDella moda mi piace la liberta’, rompere gli schemi per sentirci bene nei nostri vestiti senza dover cedere all’omologazione. Qualcosa anche di semplice ma che sia per noi e non per gli altri…
Fiorella
9 mesi ago AUTHORStupendo, non per tutti è così anzi a volte è esattamente il contrario
Cristina
9 mesi agoIl detto che l’uomo è quello che è per cosa indossa, è molto vero. Vestirsi bene aiuta anche a migliorare l’umore
Fiorella
9 mesi ago AUTHORAssolutamente sì! Ho scritto anche un articolo su come La moda Migliora l’umore!
anna
9 mesi agoma dai,un articolo davvero molto interessante…… è la prima volta che leggo un articolo sulla sicologia della moda…..