
Succede oggi, 13 Gennaio 2022: una fornitura di FFP2 disposta per il servizio di poliziotti, è stata contestata in quanto, il colore rosa, renderebbe le mascherine poco decorose.
Qua il link alla notizia.
Fa sorridere come in questi anni durante i quali si parla di gender fluid, lotta alla disparità e nail art maschile ci si possa ancora scandalizzare per un colore. Invece è proprio così, non basta l’emergenza sanitaria, la paura delle nuove varianti e la DAD dietro l’angolo ad angosciare le giornate; abbiamo deciso di limitarci e perdere tempo anche a causa di stereotipi e poca predisposizione alla lettura e all’informazione.
Eh già, propio di questo si tratta. Il capo della Polizia Giannini sarebbe stato interpellato per chiedere la sostituzione di questi dispositivi di sicurezza in quanto non attinenti e coerenti all’ordine e al servizio da svolgere.
Ovviamente ho da dire la mia su questa richiesta:
Punto 1. non perdiamo tempo please; ci manca solo che tutti i poliziotti italiani rischino la propria salute, senza un’adeguata copertura contro il Covid 19, solo perché le mascherine non sono del tono più usuale all’immaginario.
Punto 2. Ottusità cerebrale, sei tu? Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando esistevano cose da donne che non potessero essere neanche guardata dai maschietti no? Vedi Fedez che ha sdoganato lo smalto e ormai ha una manicure più accurata della mia, o Damiano dei Maneskin che si trucca e indossa dei tacchi vertiginosi come se avesse le Stan Smith.
Punto 3. Potrebbe esservi utile conoscere il significato emotivo dei colori in psicologia della moda, sorry per la marketta, ma in questo articolo c’è tutto.
Capiamo un po’ meglio la base di questa richiesta.
Il rosa è per le femmine e il blu per i maschi o per lo meno questo è quello che ci è stato insegnato dagli anni ’40 in poi. Eh già perché in tempi antichi, il colore usato per i bambini in generale era il bianco. In più, il rosa essendo una tonalità più tenue del rosso, colore vigoroso e associato alla guerra, veniva attribuita a caratteristiche maschili. Il blu invece, colore utilizzato per rappresentare il velo della Madonna, si attribuiva convenzionalmente alle bambine. Lo sapevi?
Ad un certo punto, il patatrac senza neanche accorgercene nato dal crearsi di fazioni: chiari VS scuri.
Gli uomini cominciano a preferire degli abiti dai colori scuri, legati al mondo professionale e più in particolare a quello della finanza.
Di contro, alle donne si dedicavano i capi dai colori più tenui, che richiamano il mondo della pulizia casalinga.
A questo punto, chi siamo noi per non spararci pure l’altro cliché dell’uomo che lavora e della donna che sta a casa?
Nasce poi la Barbie, vestita di rosa che lancia il trend e causa di una serie di vizi tra cui: aspirazione per ville da sogno, camper magici e vitino da vespa. Per fortuna la Mattel è riuscita a stare al passo con i tempi e ha umanizzato e modernizzato la Barbie tanto da farle prendere le sembianze di influencer e/o astronaute.
Se non fosse già abbastanza a far capire che ste mascherine alla fine, non sono il male, c’è anche il potere calmante che può avere il rosa. Utilizzare un capo di abbigliamento o di accessorio infatti, contribuisce a calmare e distendere sia chi guarda sia chi indossa, contrariamente a quanto fa il rosso invece, innalzando la pressione sanguigna.
Abbiamo parlato più volte di Enclothed Cognition; pensate a quanto possa essere utile un utilizzo del genere del colore!
Per concludere, che le mascherine rosa siano indicate come poco decorose dunque, non ci va proprio giù.