
Si sente sempre più parlare dell‘importanza dei numeri e di come sia fondamentale conoscere e monitorare le metriche digitali.
Metriche digitali da conoscere se sei un influencer
Numeri da monitorare se sei un’azienda
I dati da tenere d’occhio per un e-commerce
Navighiamo nella macro-area del web marketing, che a differenza del marketing tradizionale, può essere misurato in ogni parte.
Da qui nascono le metriche digitali, diverse per ogni strumento, campagna e obiettivo impostati.
Cominciamo parlando di campagne. Una campagna può essere paid e quindi prevedere un budget di tipo economico, oppure no ed essere chiamata organica. Questa scelta dipende dalla strategia e dai mezzi utilizzati.
Un fattore chiave, svolge l’obiettivo che, come probabilmente avrai già sentito dire, deve essere SMART (acronimo di specifico, misurabile, attuabile, realistico, tempificato).
Ovviamente nel marketing, prima di fare una strategia e determinare un obiettivo, ci sono sia analisi di tipo quantitativo che qualitativo da fare, nel nostro caso, facciamo finta di averle già fatte e passiamo ai numeri delle metriche digitali.
La prima metrica di cui voglio parlare, si chiama ROI o anche ritorno sull’investimento. Questa metrica determina quanto abbiamo guadagnato da quella campagna, eliminando i costi, come ad esempio quelli ADV (advertising). Prendendo due numeri noti (i ricavi e il costo della pubblicità/produzione) ottengo un numero fondamentale alla sopravvivenza di un business ovvero l’effettivo ritorno economico.
Partendo da qua inoltre, sarà possibile determinare anche un CPA (o costo per acquisizione) e altri dati molto utili.
I numeri che vengono monitorati in una campagna vengono detti KPI’s ovvero indicatori di performance (Key performance Indicator).
Mi sarà impossibile essere esaustiva e chiara parlando in modo astratto, quindi ho deciso di prendere in considerazione dei casi specifici.
Facciamo finta che tu sia un influencer e che il tuo lavoro sia appunto quello di influenzare e indirizzare gli acquisti dei tuoi follower. Ad oggi, chi fa questo lavoro, “delivera” (cioè utilizza) con la piattaforma di Instagram perché è il social maggiormente frequentato al momento.
L’azienda che vuole investire in campagne di influencer marketing sarà in cerca di:
Il dato che devi conoscere è l’ER (engagement rate). Lo calcoli dividendo il numero di interazioni ad un post per il numero dei tuoi follower. Questa percentuale rappresenta il tuo tasso di coinvolgimento.
Un buon ER è superiore al 3% per chi ha profili personali.Più sarà alto e la tua influenza sarà efficace.
Come avrai notato non ho parlato di obiettivi di vendita e di metriche ad essa riferite. Ad oggi infatti sui social network non si vende in maniera tradizionale e i tempi sono molto cambiati rispetto a quelli di quando Daniel Wellington ha lanciato i suoi orologi. La storia è lunga, magari te la racconto in un altro articolo.
Il gioco cambia completamente se tu sei un’azienda. Probabilmente qua non dovrai solo misurare, ma confermare la tua reputazione.
Oltre al tuo ER, che tendenzialmente sarà più basso rispetto ad un profilo personal, anche i follower avranno un loro peso perché confermeranno la tua autorità come brand.
Inoltre, sarai interessata a misurare anche il sentiment rispetto alla tua azienda, analizzando con determinati strumenti, le parole usate per parlare della tua attività e gli UGC (user generated content, i contenuti generati dagli utenti che parlano della tua azienda).
Se inoltre, la tua attività corporate ha un servizio di vendita online (sia tramite il social shopping che e-commerce, la situazione si complica ancora.
Oltre a tutto quello di cui abbiamo parlato, entra in scena il tasso di CR o anche conversion rate che si calcola con il rapporto tra visibilità di un contenuto e interesse per quel contenuto (click)!
Il discorso è ovviamente molto più complesso di questo, ma avevo piacere di darti un assaggio di tutto ciò che puoi misurare con la tua presenza online. E se hai bisogno di analizzare qualche numero specifico, scrivimi!
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