Ricevo abitualmente domande riguardo all’impostazione dei social, a come scegliere i contenuti, cosa scrivere, come fare foto, ma sempre più spesso mi sento chiedere: come funzionano i Bot Instagram?
Bene. Facciamo un pò di chiarezza.
La parola BOT è un’abbreviazione di Ro-bot e suggerisce quindi l’idea di un sistema automatico impostato secondo volontà umana.
In presenza di una tecnologia del genere, posso programmare il mio Robot da cucina per la preparazione di un risotto, oppure posso impostare la modalità della pulizia della mia aspirapolvere automatica (sì, sono una casalinga disperata, ma tecnologica).
Anche all’interno del fantastico mondo social network, si possono impostare degli automatismi che sostituiscono le nostre azioni e, in particolare, questa tecnica si è sviluppata con la piattaforma Instagram.
I bot instagram “mimano” le interazioni umane interagendo con altri profili social al nostro posto. Tutto qua. Niente profili fake, né account comprati, ma soltanto traffico generato da una costante interazione.
Si può attivare un Bot di Instagram in vari modi: per esempio rivolgendosi a specialisti del settore tipo programmatori che ne sviluppano di specifici a seconda della nicchia di cui si fa parte, oppure esistono delle piattaforme online, molto semplici da usare.
I bot di Instagram sono ovviamente a pagamento e il prezzo varia a seconda del numero e della tipologia di interazioni che si imposta, ma andiamo per gradi.
Io ho testato appositamente la piattaforma online Instazood.
Dopo il trial di 3 giorni gratuito, ho attivato la modalità a pagamento “Basic” pagando circa 9€ al mese. Sono stata aiutata e supportata nel mio canale da questo bot per un paio di mesi.
Essendo un’attività automatizzata, il bot ha comunque bisogno dell’intervento umano per poter imparare e poi partire in autonomia.
Ho inserito dunque dei riferimenti per impostare le attività di automazione per direzionare le attività e far sembrare il tutto un’attività assolutamente umana.
Mi sono focalizzata quindi sul settore moda e fashion, ho inserito i profili più simili al mio e gli hashtag che volevo seguire, sempre inerenti al contesto scelto.
Semplicissimo, con i miei riferimenti, il Bot di Instagram ha cominciato a:
Sono cresciuta?
Sì, decisamente. Purtroppo devo dire che mi sono ritrovata a seguire profili per i quali non avevo alcun interesse e ipotizzo che l’algoritmo mi abbia penalizzata. Spesso mi viene riferito infatti che i miei post non sono visibili dalla home di Instagram.
Questo è il motivi per cui nei miei servizi di consulenza alla Gestione dei Social Media, non consiglio mai l’utilizzo di questi meccanismi che seppur efficaci, tendono a sporcare il profilo.
Molto meglio una strategia basata sui contenuti e un bel piano editoriale.
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1 Comment
[…] come quello dell’acquisto dei follower, dei bot o peggio ancora delle interazioni false, hanno allarmato non poco il nostro amico […]